Avevano vinto il concorso all'Asp di Palermo riservato ai disabili in stato di disoccupazione, ma erano stati esclusi perchè nell'attesa che la selezione si concludesse avevano trovato lavoro. Dopo il ricorso, però, il Tar ha dato loro ragione.
Con sentenza del 29 luglio 2022 il tribunale amministrativo di Palermo, sezione II, ha annullato l'esclusione di due candidati al concorso per 4 posti di collaboratore amministrativo professionale (categoria D), riservato ai disabili in stato di disoccupazione, bandito nell'ottobre del 2018 dall'Asp di Palermo e conclusosi nel dicembre del 2021.
I due, assistiti dagli avvocati Luigi Raimondi e Carmelo Neri, alla fine della procedura concorsuale si erano classificati al secondo ed al terzo posto ma erano stati esclusi dall'Asp perché, in pendenza del concorso (durato tre anni), avevano trovato lavoro, perdendo lo stato di disoccupazione.
La seconde sezione del Tar, presieduta da Giuseppe La Greca (relatore Fabrizio Giallombardo) ha accolto il ricorso affermando che "ove l’Amministrazione resistente avesse voluto stabilire, come ha sostenuto nelle proprie difese, che tale requisito originario fosse stato necessario per l’intera durata della procedura concorsuale, avrebbe dovuto espressamente prevederlo nel bando".
In una nota gli avvocati Raimondi e Neri esprimono "piena soddisfazione per la sentenza, che affronta una questione nuova in giurisprudenza, riconoscendo tutela ai loro clienti, i quali, nei tre anni intercorrenti tra la presentazione della domanda e la pubblicazione della graduatoria di merito, avevano trovato lavoro in comuni assai lontani dalla loro residenza, costringendosi a faticosi spostamenti, incompatibili con il proprio stato di salute".
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