Le tue istanze «le riconosciamo: scrivi sempre 266...»: è solo una delle tante frasi intercettate dagli investigatori della Guardia di Finanza nell'inchiesta sulla truffa per i fondi dell'agricoltura sfociata martedì in 12 arresti domiciliari e nell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per altri 10 indagati, tra dipendenti pubblici, imprenditori e professionisti. Un accordo criminale colpito dall'ordinanza del gip del tribunale di Termini Imerese, Claudio Bencivinni, che ha emesso il provvedimento su richiesta dei procuratori delegati europei di Palermo, Amelia Luise e Gery Ferrara. L'indagine, condotta dal Nucleo di polizia economica finanziaria della Guardia di Finanza ha ricostruito la maxi truffa all’UE, allo Stato e alla Regione che ha anche portato al sequestro preventivo di somme e beni per 2 milioni e mezzo di euro, quale «profitto delle condotte delittuose ipotizzate». Sul Giornale di Sicilia oggi in edicola un servizio di Umberto Lucentini