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False vaccinazioni anti Covid a Palermo, arrestati segretaria e medico: 400 euro ogni finta dose

Un fermo immaguine tratto da un video della polizia di Palermo

Una segretaria e un medico di base in pensione. Sarebbero stati loro le menti delle false vaccinazioni contro il Covid nell'hub della Fiera del Mediterraneo.

Entrambi sono stati arrestati la scorsa notte dalla Digos della questura e posti ai domiciliari con l'accusa di corruzione, falso ideologico e peculato. L'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dal sostituto Felice De Benedittis, ha consentito di svelare da dove partiva il sistema che nei mesi scorsi ha portato agli arresti di due infermiere dell'hub, Anna Maria Lo Brano e Giorgia Camarda, del leader dei No Vax siciliani Filippo Accetta e del commerciante palermitano Giuseppe Tomasino.

Tutto sarebbe partito da uno studio di medicina di base del capoluogo. Una serie di intercettazioni e video, avrebbero confermato che la segretaria Francesca di Cesare e il medico in pensione Salvatore Pepe sarebbero stati gli ideatori dell'attività illecita, favorendo e organizzando dietro compenso, l'incontro fra la domanda di false prestazioni sanitarie e la relativa offerta - garantita dall'infermiera dell'hub Anna Maria Lo Brano.

Ma dall'indagine emerge che nel business sarebbero coinvolti anche altri soggetti, tra i quali un pregiudicato. Per ogni falsa vaccinazione l'infermiera che simulava, la segretaria e il medico avrebbero intascato circa 400 euro.

Alla segretaria viene contestato, inoltre, di aver prodotto anche una falsa certificazione medica in favore di un dipendente pubblico.

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