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Mafia di Belmonte e Bagheria, confiscati beni per un milione a Bisconti e Di Salvo

Filippo Bisconti, ex capo del mandamento di Misilmeri-Belmonte Mezzagno

Confiscati beni per oltre un milione di euro nei confronti di Salvatore Bisconti, 67 anni, di Belmonte Mezzagno e Giacinto Di Salvo, 79 anni, di Bagheria ritenuti appartenenti all’organizzazione mafiosa «Cosa Nostra». Il provvedimento è della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo. Le indagini sono state eseguite dai carabinieri del Nucleo Investigativo. Circa 720 mila euro sono stati confiscati a Bisconti, 500 mila a Di Salvo. Salvatore Bisconti, imprenditore, era stato arrestato nell’operazione denominata «Perseo», con l’accusa di aver fatto parte del mandamento mafioso di Belmonte Mezzagno, in particolare per aver partecipato a due estorsioni e ha una condanna ad 8 anni e 8 mesi di reclusione.

Sono stati confiscati l’intero capitale sociale con relativo complesso di beni aziendali della società Costruzioni Bisconti s.a.s. di Santangelo Giovanni & C. con sede in Belmonte Mezzagno; 4 appezzamenti di terreno siti in Belmonte Mezzagno; un appezzamento di terreno sito in Altofonte; 2 magazzini siti in Altofonte; 5 rapporti bancari. Giacinto Di Salvo è ritenuto reggente del mandamento mafioso di Bagheria, in atto detenuto, è stato arrestato nell’operazione denominata «Argo», per aver diretto il mandamento e la famiglia mafiosa di Bagheria. Gli sono stati confiscati 4 appezzamenti di terreno siti in Misilmeri; 1 appartamento sito in Bagheria; 2 autoveicoli; 1 motoveicolo; 13 rapporti bancari.

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