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Palermo, la rissa in via Messina Marine finita nel sangue: un arresto per tentato omicidio

L'accusa è pesantissima. Tentato omicidio. Un ventenne di Palermo è stato arrestato oggi (15 aprile) dalla polizia che lo ritiene responsabile del brutale pestaggio di un coetaneo. Secondo quanto è stato ricostruito, gli agenti del commissariato di Brancaccio sono intervenuti, sabato scorso, al pronto soccorso di un ospedale cittadino dove poco prima era giunto un giovane con una vistosa ferita alla testa. I poliziotti nel tentativo di chiarire i contorni della vicenda hanno sentito la madre del ragazzo, la quale ha riferito che il figlio era stato ferito poco prima da un altro giovane in via Messina Marine.

Le indagini hanno permesso, in poco tempo, di ricostruire quanto accaduto: intorno alle 2.30 della notte tra venerdì e sabato scorsi, nel quartiere Borgo Vecchio, due gruppetti di giovani (dove erano presenti nelle rispettive fila, sia la vittima che l’aggressore), hanno avuto un battibecco per ragioni ancora da chiarire. Lo screzio, non risolto sul momento, avrebbe portato ad un nuovo incontro tra le due fazioni, dopo circa un’ora, questa volta in via Messina Marine, dove è scoppiata una rissa. Ad avere la peggio è stato il giovane poi ricoverato in codice rosso e con riserva sulla vita, presso un nosocomio cittadino.

Gli agenti  hanno avviato così le indagini e dopo aver sentito diverse testimonianze sull'accaduto sono riusciti non solo a risalire all’identità del responsabile dell’aggressione, sottoponendolo a fermo, ma anche all’identità degli altri giovani coinvolti nella violenta lite, che pertanto sono stati indagati in stato di libertà per il delitto di rissa aggravata. L'aggressore adesso si trova in carcere a Pagliarelli.

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