Una rete di spaccio organizzata come un’azienda, con campagne di marketing telefoniche per fidelizzare e tenere informati i clienti. I capi dei tre gruppi criminali della zona di Carini specializzati nel traffico di stupefacenti e i loro pusher hanno utilizzato tecniche moderne di comunicazione per piazzare le dosi e non deludere i consumatori ma anche per tenere a bada l’agguerrita concorrenza nel settore. Nell’inchiesta sfociata giovedì nell’operazione dei carabinieri con 22 misure cautelari per capi del narcotraffico e spacciatori c’è un capitolo dedicato ai sistemi di vendita.
Sul Giornale di Sicilia oggi in edicola un servizio di Virgilio Fagone
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