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L'omicidio della diciassettenne di Caccamo, chiesto il processo per l'ex fidanzato

Il 5 gennaio l'udienza davanti al gup. Il ragazzo è accusato di omicidio volontario, con molteplici aggravanti, e di occultamento del cadavere

Roberta Siragusa, la ragazza uccisa

La Procura di Termini Imerese ha chiesto il rinvio a giudizio di Pietro Morreale per l’omicidio dell’allora fidanzata Roberta Siragusa, avvenuto a Caccamo il 24 gennaio di quest’anno.

A darne notizia sono gli avvocati Sergio Burgio e Giuseppe Canzone, che difendono i familiari della ragazza, morta a a soli 17 anni. Il sostituto procuratore Giacomo Barbara e il procuratore capo, Ambrogio Cartosio, hanno depositato oggi la richiesta di rinvio a giudizio. Morreale, diciannovenne, è accusato del reato di omicidio volontario e di occultamento del cadavere di Roberta Siragusa. La pubblica accusa ha contestato all’unico indagato, in stato di custodia cautelare in carcere, il reato di omicidio con l’aggravante di avere commesso il fatto contro la persona a lui legata da relazione affettiva, di avere commesso il fatto con premeditazione e di avere agito con crudeltà.

Il gup del Tribunale di Termini Imerese Claudio Emanuele Bencivinni ha fissato l’udienza preliminare per il prossimo 5 gennaio, notificando l’avviso a tutte le parti in data odierna.

«Esprimiamo soddisfazione - affermano i legali della famiglia della vittima - perché a meno di un anno dalla morte della giovane Roberta Siragusa, avvenuta in data 24 gennaio 2021, l’attività instancabile e minuziosa degli investigatori della compagnia dei carabinieri di Termini Imerese coordinati dai procuratori dott. Giacomo Barbara e dott. Ambrogio Cartosio, ha consentito di concludere le indagini e di potere procedere alla celebrazione dell’udienza preliminare per il prossimo 5 gennaio 2022. Già a partire da domani prenderemo contezza di tutti gli atti investigativi e ci prepareremo per affrontare il processo al fianco dei nostri assistiti che nonostante siano fortemente provati per la tragica scomparsa della cara Roberta, sono, altresì, molto determinati affinché si possa giungere all’accertamento della verità e venga fatta giustizia, contro chi ha commesso l’efferato omicidio».

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