Non è bastata la rimozione dall’incarico di parroco nella comunità parrocchiale che gli era stata affidata e nemmeno la scomunica per eresia e scisma, prevista dalla legge canonica, notificata dall’arcidiocesi tre anni fa, per far ritornare il sacerdote palermitano Alessandro Minutella sui suoi passi. Anzi, è letteralmente esploso sul suo canale YouTube, inveendo contro il Papa e il vescovo del capoluogo siciliano Corrado Lorefice. Don Minutella era stato accusato di aver dato vita ad una vera e propria Chiesa parallela a quella cristiana cattolica.
Aveva definito «eretici e indegni di esercitare il loro ruolo di pastori» tutti i componenti della gerarchia ecclesiastica che secondo lui rappresentano una «falsa Chiesa», con l’unica eccezione di papa Benedetto XVI e per questo è stato dimesso dallo stato clericale.
«Il vescovo di Palermo, Corrado Lorefice – dice don Minutella - mi ha notificato che sono stato ridotto allo stato laicale. È l’ultima sanzione canonica a disposizione da quella che si dice essere la Chiesa della Misericordia, la chiesa del dialogo».
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