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Perquisizioni in tutta Italia contro gli estremisti "No vax": anche a Palermo

L’ipotesi accusatoria è quella di istigazione a delinquere con l’aggravante del ricorso a strumenti telematici

Un schermata della chat "Basta Dittatura" bloccata da Telegram con questo disclaimer: "Questo canale non può essere visualizzato perché ha violato i termini di servizio di Telegram"

La polizia di Stato sta eseguendo 17 decreti di perquisizione, in diverse città d’Italia fra le quali Palermo, nei confronti degli attivisti No Vax/No green pass più radicali affiliati al noto canale Telegram «Basta Dittatura», uno degli spazi web di maggiore riferimento nella galassia dei negazionisti del Covid 19.

L’operazione è il risultato delle indagini svolte sotto la direzione dei magistrati specializzati della Procura della Repubblica di Torino, gruppo terrorismo ed eversione, con la partecipazione diretta dei Compartimenti polizia postale e delle Digos territoriali. Il coordinamento è del Servizio polizia postale e delle comunicazioni e della Direzione centrale della polizia di prevenzione.

Per gli indagati l’ipotesi accusatoria è quella di istigazione a delinquere con l’aggravante del ricorso a strumenti telematici e di istigazione a disobbedire le leggi. Il canale «Basta Dittatura» era già stato oggetto di un provvedimento giudiziario di sequestro nonché della decisione di chiusura da parte della stessa società, in considerazione della gravità dei contenuti pubblicati. Le indagini, svolte congiuntamente dalla polizia postale e dalla Digos di Torino, sono state condotte per diverse settimane monitorando h 24 il canale divenuto, sottolinea una nota della polizia, polo principale nell’organizzazione di proteste violente su tutto il territorio nazionale.

L’operazione ha coinvolto 16 città: Ancona, Brescia, Cremona, Imperia, Milano, Pesaro, Pescara, Palermo, Pordenone, Roma, Salerno, Siena, Treviso, Trieste, Torino e Varese. .

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