Dopo il via libera dell'Aifa iniziano le somministrazioni dei richiami per coloro che hanno ricevuto il vaccino Janssen, noto anche come Johnson & Johnson, contro il Coronavirus. A Palermo sono state aperte le prenotazioni sulla piattaforma della Fiera del Mediterraneo: è possibile prenotarsi sul link https://fiera.asppalermo.org/site/vaccino/1/dose-booster-janssen-johnson-j e compilare i campi richiesti. Il booster riguarda tutti i cittadini che hanno ricevuto il vaccino monodose almeno 6 mesi fa e a cui verrà somministrato un vaccino a mRna.
“È un atto che serve per rafforzare la propria protezione dal Coronavirus, per questo tutti coloro che si sono vaccinati con Janssen da almeno sei mesi dovrebbero fare il richiamo - dichiara il commissario Covid della Città metropolitana di Palermo, Renato Costa -. Su questo l’Agenzia italiana del farmaco è stata molto chiara: evidenze scientifiche recenti confermano l’efficacia del richiamo, soprattutto con vaccino a mRna, nel potenziare la risposta immunitaria al siero Janssen. Così com’è fortemente raccomandata la terza dose a chi ha completato il ciclo vaccinale e rientra nelle categorie individuate dal ministero della Salute: over 60, medici e sanitari, ospiti e personale delle rsa, fragili e persone con gravi immunodeficienze. Non ha senso proteggersi a metà. Se l’unica garanzia di un ritorno alle nostre vite è il vaccino, e al momento lo è, bisogna vaccinarci tutti, anche più volte”.
Vaccino Janssen, un milione e mezzo di vaccinati in Italia
In tutta Italia sono circa un milione e mezzo i cittadini a cui è stato inoculato il vaccino Janssen: per l'esattezza 1.491.635 persone, di cui 851.854 uomini e 639.087 donne, il 2,5% della popolazione over 12. Il booster è stato deciso dopo l'analisi dei dati da parte del Cts dell'Aifa, secondo cui vi è "sostanziale stabilità della risposta immunitaria, sia umorale che cellulare, fino a 8 mesi dalla somministrazione di una dose di vaccino Janssen. Anche la protezione nei confronti di malattia grave, ospedalizzazione o morte risulta sostanzialmente stabile fino ad almeno 6 mesi dalla vaccinazione. Allo stesso tempo, tuttavia, con il passare dei mesi si osserva un lento declino dell'efficacia vaccinale nei confronti delle forme lievi/moderate di malattia".
Rezza: i vaccini proteggono dalle forme più gravi di infezione
«L'effetto dei vaccini è stato fortissimo: nel giro di pochi mesi abbiamo avuto disponibili dei vaccini, sia a vettore virale e a Rna, questi ultimi una innovazione completa e assoluta per quanto riguarda la vaccinologia, hanno dimostrato una grande efficacia": lo ha sottolineato Giovanni Rezza, Direttore generale alla prevenzione del ministero della salute, intervenendo al Festival della Scienza Medica di Bologna. «Il vaccino cambia molto il quadro - ha spiegato Rezza - diminuisce il numero di persone che presentano sintomi gravi, si modificano gli indicatori e si decidere si modificare l’RT con le persone sintomatiche», andando a guardare i dati ospedalieri sui ricoveri. «Noi vacciniamo molto, non sempre i vaccini proteggono dall’infezione - ha detto ancora Rezza - ma quasi sempre proteggono dalle forme più gravi della malattia quindi è chiaro che si istaura una sorta di convivenza forzata comn questo virus».
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