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La sparatoria a Cinisi, la versione dell'aggressore: "Aveva dato un pugno alla mia ragazza"

I carabinieri sul luogo della sparatoria
I carabinieri sul luogo della sparatoria

«Volevo solo spaventarli. Non volevo ucciderli. Ma uno dei due fratelli ha dato un pugno alla mia fidanzata». Vincenzo Carlo Darrica, 19 anni, ha ammesso così, davanti al giudice, di avere sparato ai due fratelli Emanuele e Roberto Bozzo alle quattro di domenica scorsa a Cinisi, nei pressi di un distributore di benzina nel corso principale del paese. Il gip Clelia Maltese ha disposto per il ragazzo la custodia cautelare in carcere. Darrica è accusato di tentato omicidio aggravato dai futili motivi, detenzione abusiva di arma e munizionamento e ricettazione. Il giovane ha risposto questa mattina alle domande del gip. Le indagini condotte dai carabinieri sono state coordinate dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni e dal sostituto Chiara Capoluongo.

L'aggressore: «Spero che si salvi»

«Spero che si salvi» ha ribadito Darrica, assistito dall’avvocato Maurilio Panci, rispondendo alle domande del gip Maltese, che ha accolto la richiesta di convalida del fermo avanzata dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni e dal sostituto Chiara Capoluongo, che coordinano le indagini dei carabinieri.

Le condizioni del ferito restano critche

Preoccupano le condizioni di Roberto Bozzo, 23 anni, è stato ferito con diversi colpi che l'hanno raggiunto al fianco e all'addome. I medici nel corso di un lungo intervento chirurgico hanno dovuto asportare la milza e hanno limitato una ferita al colon. La prognosi resta riservata. Il fratello Emanuel Bozzo, 21 anni, è stato medicato per una ferita al piede.

La dinamica dell'agguato

I carabinieri hanno acquisito le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza installate nell’impianto di carburanti e nelle vie vicine per riuscire a ricostruire passo dopo passo il duplice omicidio e le presenze sul posto. Nel mirino sono finiti i fratelli Bozzo, personaggi noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e furti. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i due fratelli di Cinisi (vivono nelle case popolari del paese) sono stati affrontati nella piazzola di un distributore di carburanti tra corso Umberto e via Venuti da un uomo armato di una calibro 9, che ha premuto il grilletto almeno tre volte. I fratelli Bozzo hanno tentato la fuga scappando in direzione di corso Umberto, dove sono stati soccorsi e trasportati all’ospedale di Partinico.

Prima la rissa e poi la sparatoria

Nella ricostruzioni del sabato di sangue a Cinisi, ci sarebbero state una lite e poi una rissa a Terrasini, comune limitrofo. Successivamente la sparatoria nell’impianto di benzina, dove i fratelli sarebbero andati con l’auto di un amico per fare carburante. I  carabinieri hanno sequestrato il mezzo usato per raggiungere l’ospedale che ha un foro nella carrozzeria.

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