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"A Pechino col Pandino": rubato il cruscotto dell'auto parcheggiata a Palermo, rabbia sui social

L'interno dell'auto dopo il furto

L'auto di "A Pechino col Pandino", parcheggiata a Palermo è stata scassinata. A darne l'annuncio, sui canali social utilizzati per raccontare l'impresa del 2018, è Giovanni Cipolla, siciliano che insieme a Francesco Ponzio e Silvia Calcavecchio percorse più di 30mila chilometri in 4 mesi di viaggio partendo da Palermo a bordo dell'utilitaria. “Mentre in queste settimane – scrive – mi trovo in Islanda ed il Pandino parcheggiato a Palermo, mi arriva un messaggio da uno di voi. Hanno letteralmente sfondato la serratura per entrare e staccato il cruscotto".

Avvisato da un follower, che gli ha inviato le foto del Pandino, Giovanni ha contattato alcuni amici per verificare lo stato dell'utilitaria. "La struttura che ho costruito per camperizzarlo, la doccia, la cucina, il frigo, c'è tutta per fortuna - commenta - Sarà stato un furto su commissione”.

Il Pandino era stato ridipinto e riattrezzato, quest'estate, per un viaggio in Croazia. Giovanni Cipolla aveva trasformato il suo 4×4 in una sorta di camper, con un sistema di doccia, calcolo della temperatura, uno spazio in cui dormire (togliendo i sedili posteriori) e anche un piano cottura. Il tutto grazie a qualche tavola di legno.

"Hanno profanato un pezzo di me - commenta amareggiato -. Nei 15, 16 Paesi in cui ho viaggiato non ho mai subito un furto neanche della roba lasciata sul portapacchi, ma a Palermo sí". In seguito all'accaduto, comunica Giovanni, il Pandino non verrà più parcheggiato nelle strade di Palermo.

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