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Palermo, rifiuti incendiati vicino a via Oreto: danni a 4 auto e a un'abitazione, paura per una famiglia

Fiamme nella notte, momenti di panico per alcuni residenti costretti alla fuga

L'incendio nella zona di via Oreto

Ancora una notte di fuoco a Palermo. Questa volta le fiamme hanno riguardato la zona Oreto dove cumuli di ingombranti, abbandonati per strada da alcune settimane sono stati incendiati danneggiando anche 4 auto e un appartamento e costringendo una famiglia a scappare dalla propria abitazione.

Sull'ennesimo rogo notturno sono intervenuti questa mattina Igor Gelarda, capogruppo della Lega al Comune, e Elisabetta Luparello, responsabile provinciale Lega Giovani. "Da oltre un mese avevamo segnalato la presenza di questi ingombranti e ne avevamo chiesto a Rap la rimozione. Purtroppo senza successo - scrivono in una nota -. Adesso che il danno è stato fatto vogliamo sapere: chi pagherà? Abbiamo presentato una interrogazione consiliare per chiedere al Comune chi pagherà i danni causati da questo incendio.
L'operatività e la buona volontà degli operatori della RAP è indubbia, ma l'amministratore unico continua a fare proclami di una città che evidentemente è ben lontana dall'essere normalizzata e ripulita".

In una nota la Rap precisa che l’incendio è stato appiccato da ignoti ad una discarica di ingombranti illecitamente abbandonata.  L’unica postazione di cassonetti presente nelle vicinanze è quella di via Francesco Minà Palumbo che - spiegano - è stata regolarmente servita ieri, con compattatore in turno antimeridiano.

“Quest’anno – spiega l’amministratore Unico Girolamo Caruso -  la situazione degli abbandoni su strada per quanto concerne gli ingombranti, rispetto al 2020, è notevolmente peggiorata. L’azienda soltanto a tutto luglio 2021 ha prelevato 132.000 pezzi di ingombranti (per un totale di 2.640 tonnellate) di cui 97.647  su strada (ingombranti abbandonati). Numeri già oggi esorbitanti a fronte di quanto prevede il nostro contratto di servizio sottoscritto con il Comune di Palermo che prevede, nei 12 mesi, 120.000 pezzi per un massimo di 2400 t".

Caruso poi aggiunge: "Mi spiace che, in questa occasione, si punti sempre il dito su Rap e su un mancato prelievo di rifiuti ingombranti illecitamente abbandonati non facendo, invece, nessun cenno né a chi arreca danno alla cittadinanza e all’ambiente, provocando siffatti incendi, né alle misure che andrebbero poste in essere per contrastare tale fenomeno (misure esulanti dalla missione di Rap) o alla circostanza che le combustioni illecite di rifiuti abbandonati, ovvero depositati in maniera incontrollata, sono puniti con la reclusione da due a cinque anni ed ancora che il responsabile di tali atti illegali sono tenuti al ripristino dello stato dei luoghi, al risarcimento del danno ambientale e al pagamento delle spese per la bonifica. Tutte cose, queste, ben note a chi si occupa o si è occupato di ordine pubblico”.

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