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Presentano libro su Felicia Impastato, il sindaco: "Gente di Cinisi assente"

«Felicia Bartolotta Impastato non è stata soltanto la madre di Peppino, noto per le sue denunce contro le attività di Cosa Nostra, a seguito delle quali fu assassinato il 9 maggio 1978, ma una donna che nella sua vita ha attivamente lottato contro pregiudizi, imposizioni della società e soprattutto contro la cultura mafiosa che pervadeva la vita di tutti i giorni a Cinisi e con cui il paese non ha fatto ancora i conti definitivamente».

E’ stato ribadito ieri sera nel corso del secondo appuntamento di «Viva la Differenza», la rassegna alla scoperta dell’universo femminile ideata da Carla Garamella e Giovanna Cossentino, ospitata nell’atrio comunale di Cinisi e inserita nel programma estivo «Emozioni d’Estate 2021» curato dalla Pro Loco 2.Zero in collaborazione con l’amministrazione comunale. Pubblico di gente proveniente da fuori. In pochissimi tra gli abitanti di Cinisi.

A proposito di questa distanza il sindaco Giangiacomo Palazzolo, che ha seguito l’incontro seduto tra il pubblico, ha
voluto sottolineare «come il grande assente a questo incontro fosse la popolazione di Cinisi dato che la maggior parte degli
intervenuti proveniva da fuori paese». «Dopo sette anni dal mio insediamento - ha aggiunto - ho ancora mille difficoltà nel
comprendere cosa c'è alla base di questo rapporto tra Cinisi e la famiglia Impastato. In paese c'è ancora troppa gente che
storce il naso quando si parla della storia di Peppino. Bisogna accettare che si tratta di un rapporto non sano e incontri come questo sono utilissimi per confrontarsi, sono un laboratorio civico dal quale partire»

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