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Morto il presidente del maxiprocesso alla mafia Alfonso Giordano, la storica sentenza e l'intervista del 2016

"Non ci guidò la ragion di Stato. C’era certamente l’esigenza di punire per i crimini, tanti, tantissimi, che erano stati commessi e che avevano insanguinato Palermo, trasformandola in un campo di battaglia. Ma prima di ogni altra cosa dovevamo essere certi della responsabilità dei singoli imputati. Giudicammo uomini e non delinquenti: non avevamo posizioni preconcette né pregiudizi".

In una intervista di Riccardo Arena pubblicata il 9 febbraio del 2016 sul Giornale di Sicilia, Alfonso Giordano, presidente del maxiprocesso alla mafia che lesse la sentenza, definì quelle condanne una svolta storica contro la mafia. Qui l'intervista integrale.

Giordano è morto oggi a Palermo all'età di 92 anni. Tra il 10 febbraio 1986 e il 16 dicembre 1987 fu presidente del maxiprocesso a Cosa nostra, accettando l'incarico di condurre il dibattimento con 475 imputati scaturito dalle inchieste del pool antimafia con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

La sentenza, emessa dopo una camera di consiglio durata 35 giorni, sancì condanne a 19 ergastoli e 2.665 anni di reclusione.

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