I contagi in Sicilia hanno raggiunto i minimi storici ma, nonostante lo scenario sia mutato rispetto ai giorni più difficili della pandemia, solo a Palermo sono serviti più di 30 milioni di euro per la proroga fino al prossimo 31 ottobre dei contratti del personale impiegato a vario titolo contro l’emergenza Covid.
Un esercito di lavoratori, assunti il più delle volte come co.co.co. o a partita Iva, che secondo i dirigenti generali di Asp e ospedali sono indispensabili per non arretrare nella lotta contro il virus.
I vertici del Covid Hospital del Cervello hanno interrotto il rapporto di lavoro solo con due medici, un odontoiatria e un ingegnere mantenendo in servizio 646 figure professionali. Al Cervello è scattata la proroga per 77 medici, tra cui 19 dirigenti, e 27 specializzandi, per 238 infermieri e per 184 operatori socio-sanitari, per 28 tecnici di laboratorio e 12 collaboratori di Ostetricia ma, tra gli altri, anche per 5 ingegneri, 9 periti tecnico-informatici e per 28 amministrativi.
All’ospedale Civico le proroghe hanno riguardato 52 medici, di cui 5 dirigenti di Medicina Interna a tempo determinato e 47 a partiva Iva e co.co.co.; 284 infermieri, 4 tecnici radiologi e 16 tecnici di laboratorio e 225 Oss con il co.co.co.
I dettagli dei costi sostenuti dall'amministrazione nell'articolo di Fabio Geraci sul Giornale di Sicilia in edicola oggi.
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