Palermo

Mercoledì 18 Dicembre 2024

Grave dopo un tuffo a Mondello, il diciassettenne ha iniziato a respirare da solo

Ambulanze a Villa Sofia a Palermo

Si apre un piccolo spiraglio verso la ripresa del diciassettenne ricoverato in gravi condizioni nella Prima Rianimazione dell'ospedale Villa Sofia di Palermo dopo aver battuto violentemente la testa per essersi tuffato a Mondello.  I medici sono riusciti a "svezzare" (come si dice in termine tecnico) dalle macchine il ragazzino, fino a stamani in coma farmacologico, ed estubarlo, adesso riesce a respirare autonomamente. Si accende dunque una speranza per il giovane dopo il delicatissimo intervento di neurochirurgia cui è stato sottoposto per la severa frattura cervicale riportata dopo essersi tuffato da un punto del vecchio stabilimento balneare di Mondello. La prima cosa che il 17enne ha chiesto è stato di potere vedere mamma e papà e potere conoscere chi lo ha soccorso subito dopo pochi secondi quando le sue condizioni sono apparse gravi. Secondo una prima ricostruzione il C.L., residente a Romagnolo, domenica aveva raggiunto la spiaggia di Mondello con un amico per una giornata al mare. A un certo punto, mentre si trovava in acqua, avrebbe deciso di spostarsi nella zona solarium del vecchio stabilimento usando la scala in metallo, avrebbe scavalcato la ringhiera e poi si sarebbe tuffato sbattendo la testa e provocandosi una frattura alla colonna vertebrale. Sull'episodio indaga la polizia.

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