Dopo quasi due mesi di cella, esce dal carcere il neuropsichiatra di Palermo Marcello Grasso, fratello di Pietro, ex presidente del Senato, accusato di violenza sessuale nei confronti di tre sue pazienti. Il gip Clelia Maltese ha accolto la richiesta dei difensori dell’indagato, gli avvocati Vincenzo Lo Re e Fabrizio Biondo, e adesso Grasso si trova agli arresti domiciliari. Sempre in custodia cautelare dunque, ma sicuramente in una condizione meno afflittiva rispetto alla prigione.
L’inchiesta - ricostruisce Leopoldo Gargano sul Giornale di Sicilia in edicola - è partita il 13 febbraio scorso quando una ragazza denunciò al commissariato Libertà di essere stata vittima di abusi sessuali durante le sedute settimanali di psicoterapia.
La donna aveva detto di essersi rivolta «allo specialista poiché soffriva di crisi di ansia e di problemi di carenza di autostima e che lo psichiatra, oltre a prescriverle una cura farmacologica, dopo le prime sedute, iniziava a scattarle delle foto prima solo al volto e poi con indosso degli abiti succinti».
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