Giovanni Brusca, l’ex braccio destro di Totò Riina, collegato in video stamane al processo d’appello sulla trattativa tra Stato e mafia. L’ex boss, oggi collaboratore di giustizia, compare per la prima volta dopo la scarcerazione avvenuta nei giorni scorsi per avere finito di scontare una pena di 25 anni di detenzione.
Il collaboratore, assistito dall’avvocato Salvatore Fieramonti, è videocollegato da un sito riservato. Oggi - dinanzi alla Corte di assise di appello presieduta da Angelo Pellino (Vittorio Anania giudice a latere) - l’accusa dovrebbe terminare la requisitoria formulando la richiesta di pena per gli imputati. A parlare i sostituti procuratori generali Giuseppe Fici e Sergio Barbiera.
In primo grado la Corte d’assise, nel maggio 2018, aveva condannato a 28 anni di carcere il boss Leoluca Bagarella; a 12 anni l’ex senatore Marcello Dell’Utri, gli ex carabinieri del Ros Mario Mori e Antonio Subranni e l’ex medico fedelissimo di Totò Riina, Antonino Cinà; a 8 anni l’ex capitano dei carabinieri Giuseppe De Donno.
Anche Massimo Ciancimino era stato condannato a 8 anni per calunnia e concorso esterno ma poi, nel secondo grado, la sua posizione è stata stralciata perchè il reato è andato prescritto.
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