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Palermo, muore soccorritore dopo una battaglia di 3 mesi contro il Covid: aveva 58 anni

Bernardino Caruso, aveva 58 anni

Il Covid uccide ancora a Palermo. La vittima è Bernardino Caruso, un autista di ambulanze che avrebbe contratto il coronavirus durante il servizio.

A darne notizia è la Fials Palermo che si stringe attorno alla sua famiglia. Caruso aveva 58 anni e per 31 ha lavorato nella sanità. "Una morte sul lavoro al pari di tante altre che deve ricordare a tutte le istituzioni che serve il massimo impegno per garantire protocolli di sicurezza sempre più efficienti”, afferma la segreteria provinciale della Fials Confsal in una nota a firma del segretario Enzo Munafò, dopo aver appreso la triste notizia dai colleghi.

L’uomo, come si legge nella nota della Fials, aveva ricevuto una prima dose di vaccino lo scorso mese di gennaio ma nello stesso mese è risultato positivo. Le sue condizioni si sono aggravate e sono precipitate dopo una lunga battaglia di oltre tre mesi. 

“Piangiamo l’ennesima vittima di questa pandemia – dice Munafò – un uomo dedito al lavoro entrato in servizio nel lontano 1990 in occasione dei mondiali di calcio, che tanto ha dato a questo settore. Oggi corriamo il rischio che queste morti causate da contagi avvenuti durante l’orario di lavoro possano passare quasi come routine. Così non è, perché al pari di altre morti sul lavoro a volte risulta fondamentale rispettare e potenziare i protocolli di sicurezza esistenti. Come Fials continuiamo a chiedere a gran voce la convocazione del comitato di sicurezza che era stato pensato dallo stesso governo Nazionale al fine di avviare un confronto permanente tra sindacati e Rls, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, su tutte le azioni necessarie a migliorare la sicurezza sul lavoro di migliaia di operatori sanitari che continuano a combattere sul campo giorno dopo giorno”.

Più sicurezza nei posti di lavoro. Oggi, ancora di più, ribadiamo che servono garanzie e tutele giuridiche ed economiche per tutti i lavoratori direttamente esposti e che ogni giorno rischiano la vita nell’adempito del proprio dovere”. Così Uil e Uil Fpl Sicilia, guidata da Claudio Barone ed Enzo Tango, esprimono cordoglio e vicinanza alla famiglia di Bernardino Caruso. E aggiungono: “Il governo regionale adesso non dimentichi i diritti, anche economici, promessi e spettanti ai lavoratori della sanità. Questo sindacato continuerà a battersi per ottenere più garanzie e tutele appoggiando la campagna social della Uil nazionale “Zero morti sul Lavoro”.

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