Ha subito le violenze sessuali da parte dello zio, il fratello della madre, da quando aveva otto anni fino ai 14. La storia, finita davanti al tribunale di Palermo, è finita con il rinvio a giudizio dello "zio orco", che ha da poco finito di scontare una pena per estorsione al carcere Pagliarelli.
La vicenda è venuta a galla quando si è prospettata la possibilità che lo zio scontasse parte della sua pena residua, ai domiciliari, proprio nell'appartamento del quartiere Noce di Palermo in cui abita la sorella con la figlia oggi diciannovenne, ovvero la vittima. La giovane a quel punto ha deciso di denunciare tutto rivolgendosi ad un legale, l'avvocato Antonio Terranova, che oggi rappresenta la parte civile nel processo.
Le prove, tra cui foto e video dell'allora bambina, raccolte dalla parte civile hanno permesso di avvalorare il racconto della ragazza, suffragato poi anche dalla confessione dell'uomo nel corso dell'incidente probatorio che si è svolto alla presenza di una psicologa.
La prima udienza del processo si svolgerà a ottobre.
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