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Palermo, l'Amat: "Vietato salire con i monopattini sugli autobus"

L’Amat, l’azienda che si occupa del trasporto pubblico a Palermo vieta ai passeggeri di salire sull'autobus con i monopattini. Il presidente Michele Cimino ha firmato una nota spiegando che la decisione è stata presa per garantire la sicurezza nel trasporto.

«Chiederò formalmente all’Amat e all’assessore Giusto Catania di conoscere le motivazioni di questo divieto che ritengo debba essere superato trovando e ragionando a delle soluzioni anche tramite la Consulta della Bicicletta Palermo - afferma il consigliere dei 5 Stelle Antonino Randazzo - A Roma ad esempio il sindaco Virginia Raggi ammette ogni giorno bici pieghevoli e monopattini chiusi in base alle condizioni di affollamento della vettura. Non possiamo da un lato investire sulle piste ciclabili , tram e dall’altro vietare l’accesso di bici pieghevoli e monopattini elettrici sui mezzi Amat».

E sui monopattini, intanto, fioccano le polemiche. Il provvedimento è «tutto da rifare» secondo la Lega. «Il regolamento comunale sulla sosta dei monopattini, o dispositivi di micro mobilità, approvato dalla giunta di Palermo lo scorso 20 settembre, è farlocco poiché in contrasto con il codice della strada - dice Igor Gelarda, capogruppo del Carroccio a Palermo. «A mettere nero su bianco che i monopattini non possono sostare sui marciapiedi - spiega  - è la polizia municipale di Palermo, assieme al vice sindaco Fabio Giambrone. In risposta alla mia interrogazione specificano che, così come previsto dal codice della strada, i monopattini sui marciapiedi non possono stare. A meno di specifica ordinanza, con tanto di cartelli e segnaletica per terra, che al momento manca».

«Ma la nota dei caschi bianchi - sostiene Gelarda - va oltre, sottolineando le ridicole incoerenze e incongruenze del regolamento comunale rispetto al codice della strada. Oltre al danno la beffa, in quanto gli agenti non possono sanzionare o far rimuovere monopattini in sosta selvaggia sui marciapiedi, proprio a causa di tale incongruenza. Perché sarebbe assurdo sanzionare il cittadino che si è fidato del regolamento comunale, che dice che puoi posteggiare praticamente ovunque, ma non poteva però sapere che chi lo aveva stilato non conosceva il codice della strada. Il regolamento comunale va immediatamente modificato - conclude - e vanno fatti gli stalli di sosta appositi, anche sui marciapiedi, ma che non disturbino pedoni, passeggini, sedie a rotelle ed evitino il caos che c'è adesso».

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