La corte d’appello di Palermo, presieduta da Adriana Piras, ha condannato cinque persone, tra cui il boss di Bagheria Paolo Liga, nipote del capomafia Giuseppe Scaduto, accusate a vario titolo di associazione mafiosa ed estorsione aggravata. Il processo nasce da un’indagine dei carabinieri che accertò che Liga, che aveva preso il posto dello zio alla guida della cosca, teneva i rapporti con il padrino latitante Matteo Messina Denaro. Liga, detto l’americano per i suoi contatti con i clan oltreoceano, è stato condannato a 9 anni e 8 mesi. I militari scoprirono che il clan custodiva e gestiva un arsenale con pistole, fucili e mitragliette. Condannato a 2 anni Gioacchino Di Bella. A 8 anni e 4 mesi è stato condannato Riccardo De Lisi, a 2 anni e 8 mesi Pietro Liga, mentre Claudio De Lisi ha avuto 3 anni.