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Il crac di Legno Market a Palermo, condannati gli imprenditori Scalia per bancarotta

La quarta sezione del tribunale di Palermo ha condannato due degli imprenditori della famiglia Scalia, ritenuti responsabili della bancarotta della società che gestiva Legno Market, uno dei più noti negozi di bricolage del capoluogo siciliano, chiuso da oltre dieci anni proprio a seguito del fallimento dell’azienda.

Il collegio presieduto da Bruno Fasciana ha inflitto 7 anni e 4 mesi ad Angelo Scalia e 5 anni e 6 mesi a Roberto Scalia. Assolti invece Alessandro e Mauro Scalia. All’origine del dissesto dell’azienda, in apparenza solida come il legno che vendeva agli specialisti del fai-da-te, ma anche a falegnami e operatori professionali, un incendio che distrusse gran parte dei capannoni, che si trovavano in via Perpignano, sulla circonvallazione che unisce le autostrade per Catania e Messina e per Trapani.

Da quell'immenso danno, risalente al 2001, gli Scalia erano riusciti a risollevarsi, ma nel 2010 tornarono i venti di crisi. Per tirarsi fuori, gli imprenditori scelsero di rivalutare alcuni immobili, sovrastimando la loro reale consistenza sul mercato. Un’operazione ritenuta fraudolenta e che comunque non evitò il fallimento e dunque la bancarotta.

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