Sospeso il servizio di ritiro ingombranti a domicilio e limitato spazzamento delle strade, ad eccezione del centro storico cittadino e dello svuotamento dei cestini gettacarte. È la conseguenza, comunicata dalla Rap, dello stato di agitazione, iniziato lo scorso 26 gennaio e proclamato dalle Organizzazioni Sindacali.
"Le maestranze assegnate ai sopradetti servizi - sta scritto in una nota -, nonché quelli in quota parte non indispensabili (esempio, i servizi a terzi che saranno parzialmente assicurati) saranno, temporaneamente, destinate all'area raccolta indifferenziata per gli svuotamenti dei cassonetti dove insistono maggiori criticità e per eliminare, eventuali, accumuli di rifiuti presso le postazioni".
Il personale interessato, fa sapere l'azienda, riguarda autisti e operai, compreso quelli da adibire a interventi straordinari laddove necessario l’ausilio delle pale meccaniche.
“Le azioni intraprese- spiega il presidente della RAP, Giuseppe Norata - servono a mitigare e limitare l'insorgenza di una emergenza igienico sanitaria aggravata dalla corrente crisi da Covid” .
La causa dello stato di agitazione è frutto di una battaglia a viso aperto che i sindacati stanno combattendo per cercare, come dicono alcuni leader, di "evitare ulteriori attacchi all’azienda", come riportato qualche giorno fa dal nostro giornale. I lavoratori non accettano di svolgere lavoro in regime di straordinario ma pagare lo straordinario è l’unico modo che ha la Rap per ovviare alla carenza di personale su strada e garantire un’attività di raccolta accettabile anche nei giorni festivi quando è previsto solo l’obbligo di garantire il 30 per cento delle attività dei giorni feriali.
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