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Mafia ed estorsioni a Palermo, operazione Bivio: confermati 14 arresti, 2 tornano in libertà

Il Gip del tribunale di Palermo Lorenzo Jannelli ha emesso l’ordine di custodia cautelare per 14 dei 16 coinvolti nell’inchiesta Bivio, che martedì aveva portato ai fermi da parte della Direzione distrettuale antimafia: due degli indagati, Baldassare Rizzuto e Marcello Bonomolo, sono stati messi ai domiciliari, mentre Carmelo Barone e Francesco Finazzo sono stati rimessi in libertà per mancanza di indizi sufficienti.

Pur non convalidando, per motivi di forma, il provvedimento emesso dal pool coordinato dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca, il giudice ha ritenuto sussistenti le condizioni per ribadire la misura restrittiva e il carcere per Francesco Adelfio, Andrea Barone, Pietro Ciaramitaro, Giuseppe Cusimano, Salvatore Fiorentino, Francesco L’Abbate, Andrea Mancuso, Francesco Palumeri, Giuseppe Rizzuto, Antonino Vitamia e Michele Zito.

L’inchiesta dei carabinieri, coordinata dai pm Dario Scaletta, Amelia Luise e Felice De Benedittis, riguarda il mandamento di Tommaso Natale e la vicina borgata dello Zen, dove i boss di Cosa nostra esercitavano anche una forma di welfare, provvedendo ai pacchi spesa per le famiglie indigenti e ancora più in difficoltà per effetto del Covid e del lockdown. Per Baldassare Rizzuto e Bonomolo, il giudice ha accolto la richiesta avanzata dagli avvocati Giovanni Castronovo e Ninni Reina e ha ritenuto che ci fossero le condizioni per affievolire la misura chiesta dalla Procura.

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