Riflettori puntati sugli ultimi tre sms inviati a un coetaneo da Roberta Siragusa, la ragazzina di Caccamo trovata morta in fondo a un dirupo, che aveva avuto una flirt all'insaputa di Pietro Morreale, il fidanzatino morbosamente geloso - come viene descritto nel provvedimento di fermo - e che quella sera era anche lui alla festa. Messaggi importanti - scrive Mariella Pagliaro sul Giornale di Sicilia in edicola - che circoscrivono l'orario del delitto: fino all’1.30 di sabato notte Roberta era ancora viva e al suo amico speciale aveva promesso di «tornare alla festa mezz'ora dopo». All'1.06 la coppietta lascia la festa. C'era anche il giovane amico di Roberta con cui lei aveva avuto una fugace simpatia, ormai finita ma con la quale continuava ad avere rapporti amichevoli, anche con telefonate e messaggi. È lui a definire «storia clandestina» il suo flirt con Roberta e a ricostruire quegli ultimi tre messaggi scambiati a notte fonda il 24 gennaio quando la ragazza è stata uccisa. «All’1.30 mi inviava un sms dicendomi che Pietro voleva consumare un rapporto con lei. Verso le 2.30 le inviavo un messaggio vocale dicendole di chiamarmi per qualsiasi cosa. Nessuna risposta. Non dormivo tutta la notte con un brutto presentimento...», riferisce il ragazzo. Alle 2.30 Roberta era quasi certamente già morta.