Palermo, ucciso da moglie e figli: per il giudice "non ci fu crudeltà"
Non ci fu crudeltà e nemmeno legittima difesa. Per questo la condanna per l'omicidio di Pietro Ferrera, ucciso dalla moglie e dai figli il 14 dicembre 2018 a Falsomiele con 57 coltellate, è pesante ma non pesantissima. L'uomo venne assassinato dalla moglie Salvatrice Spataro e dai figli Vittorio e Mario, tutti condannati a 14 anni. Ferrera, secondo la testimonianza di moglie, figli, familiari e vicini di casa, era un uomo violento, che picchiava continuamente la moglie sottoponendola a vessazioni di carattere sessuale e costringendola ad avere rapporti con transessuali. L'articolo completo di Leopoldo Gargano nell'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia