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Colpo alla mafia a Caccamo, sequestrata la villa del boss Guzzino

Un immobile, posti auto e alcuni rapporti bancari sono stati sequestrati, dai finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, a Diego Guzzino di 71 anni, per un valore stimato di circa 250 mila euro. Si tratta di uno degli esponenti mafiosi di Caccamo quanto meno dagli anni ’80, come riscontrato anche dalle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia.

Guzzino, condannato in via definitiva nel 2008 per associazione mafiosa a 7 anni di carcere, ha continuato successivamente ad accrescere il suo spessore criminale all’interno della famiglia mafiosa di Caccamo. Nel 2016, è stato nuovamente arrestato nell’ambito dell’operazione “Black cat”, per aver diretto la famiglia mafiosa di Caccamo, dedicandosi, in particolare, alla commissione di estorsioni, atti intimidatori e danneggiamenti, intrattenendo riservati e clandestini rapporti con diversi sodali anche di altri mandamenti.

Con sentenza del 20 dicembre 2017 del Tribunale di Palermo (confermata in Appello il 10 ottobre 2019), Guzzino è stato condannato alla pena di 8 anni e 8 mesi di reclusione e dallo scorso marzo è stato posto agli arresti domiciliari.

Dagli accertamenti economico-patrimoniali si è vista una significativa sproporzione, pari ad oltre 270.000 euro, tra i redditi dichiarati e gli investimenti effettuati nel tempo. Il Tribunale di Palermo ha così disposto il sequestro di una villa, con relative pertinenze, ubicata nel residence “Mareluna Village” a Campofelice di Roccella, località balneare nella provincia di Palermo, nonché di diversi rapporti bancari, per un valore stimato di circa 250 mila euro.

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