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Coronavirus a Palermo, cinque casi al Policlinico: positivi 4 sanitari e una partoriente

Casi di coronavirus anche al Policlinico di Palermo. I tamponi di quattro sanitari del reparto di Ginecologia e Ostetricia hanno dato esito positivo. Si tratta di un’ostetrica, un operatore socio sanitario di uno specializzando e un’infermiera addetta ai pre-ricoveri.

Positiva anche una partoriente, portata d’urgenza al Policlinico e sottoposta a tampone. La donna è entrata subito in travaglio e dopo il parto è arrivato il risultato positivo del test.

Il parto, spiegano dall’ospedale Policlinico, "è stato gestito come un caso Covid, quindi il nostro personale era "bardato" di tutto punto e ha operato correttamente. Per quanto riguarda i percorsi abbiamo avviato una revisione con il responsabile del rischio clinico e quello della prevenzione per verificare l’esistenza di eventuali problemi. Chiariamo inoltre che nell’area grigia ogni paziente si trova da solo all’interno della sua stanza e dunque il rischio si abbassa al minimo. Stiamo inoltre eseguendo un’indagine interna per capire l’origine dei contagi, che potrebbero arrivare dall’esterno".

"La situazione Covid a Palermo è di attenzione ma senza particolare preoccupazione, anche perché abbiamo messo in moto un meccanismo che ci permette di avere lo stato del monitoraggio posti-letto e dei ricoveri in tempo reale, riuscendo anche il quadro della situazione in 24 or". Lo dice Renato Costa, direttore del dipartimento di diagnostica
clinica e radioisotopica del Policlinico di Palermo, da pochi giorni nominato commissario per la gestione dell’emergenza Covid nella provincia di Palermo, su nomina dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza.

"La situazione è oggi sotto controllo - aggiunge Costa, già sindacalista di Cgil Sanità - Riusciamo a incrociare il dato
ricoveri con le informazioni in tempo reale delle condizioni cliniche dei pazienti, sia quelli ordinari che quelli di terapia intensiva. Abbiamo assegnato il colore verde ai pazienti ospedalizzati che stanno bene e che possono essere dimessi nel breve periodo (24-48 ore), uno giallo che individua i pazienti stazionari e un codice rosso per i pazienti che tendono ad aggravarsi. L’analisi di questi flussi ci consentirà di avere subito una mappa della situazione ma soprattutto di elaborare proiezioni sulla capacità ricettiva dei nostri ospedali".

A Palermo e provincia si sta sperimentando da alcuni giorni il modello del "domicilio protetto con continuità assistenziale" che serve ad alleggerire i reparti. "Serve per pazienti non autosufficienti che hanno necessità di essere assistiti dal punto di vista socio assistenziale e non medico - spiega Costa -. Sono presenti 24 ore su 24 nella struttura, che non è un hotel, operatori socio sanitari ed infermieri, ulteriore modo di alleggerire i reparti. Ne abbiamo uno a Castelbuono con 40 posti ed è stata individuata anche la residenza sanitaria assistenziale di Borgetto, con altri 30 posti".

Intanto, da stasera riapre esclusivamente a pazienti Covid l'ospedale di Partinico. "A partire dalle 20, il personale
sanitario comincerà i turni e avremo disponibili altri 25 posti di terapia intensiva che si aggiungono ai 12 del 'Civicò, ai 12 del "Cervello" e ai 10 di Ismett. Abbiamo dedicato ieri e oggi alla ricognizione ulteriore di posti letto per degenza ordinaria e terapia intensiva".

Il tasso di diffusione del contagio va aumentando e gli ospedali diventano potenzialmente luoghi a rischio. "Da questo punto di vista posso assicurare - sottolinea Costa - che tutti i positivi sono tracciati all’interno delle strutture ospedaliere e i diretti contatti individuati. Comunque, i tamponi rapidi sono uno strumento fondamentale che va utilizzato. Tra una ventina di giorni nell’azienda Villa Sofia-Cervello avremo la possibilità di una macchina automatica capace di leggere 50 mila tamponi a settimana e su questo fronte avremo una svolta", conclude.

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