Era riuscito ad “adescare” una tredicenne mentre giocava al parco giochi e farla salire in auto in cambio di qualche monetina per palpeggiarla e portarla in una zona periferica del paese per proseguire, con ogni probabilità, la sua azione pedofila.
Un settantenne, nativo di Chiusa Sclafani ma da anni abitante ad Alia, piccolo centro del palermitano, è stato arrestato dai carabinieri della caserma cittadina con l’accusa di violenza sessuale ai danni di minori di 14 anni. L’uomo, come riporta Antonello Zimbardo in un articolo del Giornale di Sicilia in edicola, è stato scoperto e bloccato dai militari dell’Arma, impegnati in un posto di controllo, con a bordo della sua Fiat Panda la piccola vittima.
Alla vista dei carabinieri, l’adolescente, palesemente impaurita e preoccupata, è balzata fuori dall’abitacolo per chiedere aiuto, lasciandosi andare poi in uno straziante pianto a dirotto. I successivi accertamenti eseguiti dagli inquirenti della Benemerita, guidati dal maresciallo Alberto Castello, con l’ausilio di personale medico e di una psicologa, hanno fatto emergere i dettagli di una vicenda dai contorni disdicevoli. L’anziano è ora ai domiciliari in attesa dell’avvio del processo penale. Rischia fino a 12 anni di carcere.
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