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Coronavirus, un dipendente positivo alla Sirti di Carini

Un caso di Covid alla Sirti di Carini, l’azienda alle porte di Palermo specializzata nella progettazione, realizzazione e manutenzione di grandi reti di telecomunicazione. A darne notizia è la Fiom Cgil: "A risultare positivo - dice Francesco Foti, segretario della Fiom di Palermo - è un dipendente dell’amministrazione. La conferma è arrivata dalla stessa azienda, ma solo dopo la nostra richiesta, allarmati dagli operai che ieri erano venuti a conoscenza del caso di contagio".

Alcuni giorni fa il dipendente ha partecipato a un compleanno, dove è stato riscontrato un caso di Covid. L’Asp di Palermo si è messa subito sulle tracce dei partecipanti alla festa. Tra questi c'era anche il dipendente Sirti che è stato sottoposto a tampone.

"Ieri è arrivata la conferma del contagio - continua Foti - L'azienda avrebbe dovuto convocare immediatamente le rappresentanze dei lavoratori, e invece ha confermato l’accaduto solo dopo la nostra insistenza". "Siamo stati in contatto costante con l’Asp - afferma Fabio Campolo, responsabile Risorse Umane di Sirti Sud e Isole - il contagio è avvenuto all’esterno. Abbiamo applicato i protocolli del caso appena ci è stata comunicata la positività e avvisato i lavoratori. Il dipendente è in isolamento. Stiamo sottoponendo a tampone i colleghi di ufficio che recentemente erano stati a stretto contatto con il lavoratore risultato poi positivo. Da parte dell’azienda c'è stato il massimo della collaborazione". In azienda c'è fermento. Le Rsu sono sul piede di guerra e hanno chiesto un incontro urgente con il capo del personale. Nel frattempo, la segreteria Fiom di Palermo ha proclamato per il prossimo lunedì lo sciopero di otto ore.

La Sirti tiene a precisare con una nota di "aver attivato con prontezza tutte le stringenti procedure previste in caso di positività di un lavoratore, informando immediatamente il Rappresentante della Sicurezza dei Lavoratori (RSL) dell’area competente, il responsabile e l'addetto del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP e ASPP), nonché i colleghi che potevano avere avuto contatto con il lavoratore stesso, invitandoli a seguire i protocolli previsti, e provvedendo anche alla sanificazione dei propri uffici".

 

 

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