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Paziente grave dopo il ricovero a Palermo: la Clinica Candela avvia test per medici e degenti

La Clinica Candela

Un caso di Coronavirus presso la clinica Candela di Palermo. Un paziente inizialmente risultato negativo a due tamponi e proveniente dal Pronto Soccorso dell’ospedale Villa Sofia-Cervello è stato ricoverato per meno di 24 ore nella Clinica Candela. Lo ha reso noto la stessa struttura sanitaria privata che sottolinea come non si tratti di un paziente ricoverato in Ostetricia e che quest'ultimo reparto è pienamente funzionante, accessibile ed operativo.

Nelle ore successive al ricovero, si è registrato un peggioramento del quadro clinico, ragione per cui è stato deciso di trasferirlo in una struttura dotata di Terapia Intensiva, all’ospedale Civico. Oggi, il paziente è risultato positivo solo a seguito di lavaggio broncoalveolare.

In via cautelativa, la Direzione della Clinica Candela ha avviato le procedure di sanificazione, ha sottoposto a tampone nasofaringeo tutto il personale sanitario medico e non medico e i pazienti ricoverati al piano nel quale è stato il paziente risultato, successivamente, positivo. Il tampone che sarà ripetuto, come da protocollo, nei tempi previsti. Il personale che ha avuto contatti diretti con il paziente è stato messo in isolamento dove rimarrà in attesa degli esiti dei tamponi.

È stato interdetto l’accesso, anche, a coloro che si prendono cura dei pazienti non autosufficienti, gli unici che nei giorni scorsi potevano accedere alla struttura, previa esibizione di un referto di test sierologico quantitativo o tampone nasofaringeo con esito negativo.

Sono state sospese tutte le attività ambulatoriali e sospesi i ricoveri di ogni tipo, ad esclusione di quelli relativi al reparto di Ostetricia, per il quale era già previsto un percorso separato, reparto che, peraltro, ha un piano di degenza, personale medico e infermieristico interamente dedicato.

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