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Il mistero del veggente delle Madonie, dal vescovo no al pellegrinaggio

L'edicola votiva con l’immagine di San Michele Arcangelo posta dal palermitano Salvo Valenti a Petralia Sottana è diventata meta di pellegrinaggi di fedeli che pregano per devozione o per avere un miracolo. L'uomo, soprannominato il veggente delle Madonie, aveva comprato il dipinto nel 2007 e nel 2012 ha realizzato l'edicola a Petralia: racconta di vedere o parlare con San Michele Arcangelo il quale gli avrebbe suggerito di collocare il quadro comprato ad Altavilla proprio sulle montagne. Qualche giorno fa ha raggiunto in pellegrinaggio Petralia Sottana con una croce in spalla, accompagnato da Gaetano Montalbano, dell’Arcidiocesi di Agrigento.

La diocesi di Cefalù e il suo pastore, monsignor Giuseppe Marciante, sono già intervenuti più volte circa le presunte apparizioni di San Michele Arcangelo. Ieri monsignor Marciante, alla notizia del pellegrinaggio effettuato da Valenti in compagnia di Montalbano domenica 30 agosto, ha nuovamente precisato che «nel territorio di Petralia Sottana, Comune della nostra Diocesi, alle pendici di mont’Alto, non è stato eretto alcun santuario dedicato a San Michele arcangelo come meta di relativi pellegrinaggi che vedano la partecipazione di presbiteri o fedeli della Chiesa cefaludese».

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