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Palermo, rapine ad uffici postali ed estorsioni: confisca di beni per 600 mila euro

Confisca di beni per un valore di circa 600 mila euro nei confronti del 56enne Giuseppe Isaia. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Palermo - Sezione Misure di Prevenzione, su proposta del Questore di Palermo, sulla base degli esiti delle indagini patrimoniali condotte dall'Ufficio Misure di Prevenzione Patrimoniali della Divisione Anticrimine della Questura di Palermo.

La confisca riguarda: 3 immobili, tutti localizzati nella provincia di Palermo, tra Altavilla Milicia e Trabia, un’autovettura,rapporti finanziari riconducibili a Isaia. L'uomo è un pregiudicato palermitano con alle spalle una trentennale attività criminale caratterizzata, in particolare, da rapine, furti aggravati, estorsioni, associazione per delinquere finalizzata alla consumazione di rapine ai danni di uffici postali, sia di Palermo sia del territorio di Agrigento, realizzate attraverso il “modus operandi” del buco alle pareti e gravato da diverse sentenze di condanna definitive per i numerosi gravi reati contro il patrimonio commessi.

Gli accertamenti patrimoniali effettuati dagli agenti dell’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Anticrimine della Questura di Palermo nei confronti del malvivente e del suo nucleo familiare hanno evidenziato l’assoluta incompatibilità tra le risorse reddituali lecite dichiarate, addirittura incapaci a garantire anche il solo sostentamento familiare, ed il patrimonio acquisito nella sua disponibilità, oggi colpito dal provvedimento ablatorio in quanto, evidentemente, frutto dei proventi illeciti accumulati nel corso dell’annosa attività delittuosa posta in essere nel corso degli anni.

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