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"A Partinico, il boss in campo", i motivi dello scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose

I tre commissari prefettizi nominati a Partinico

È arrivata la relazione integrale del prefetto sullo scioglimento del Comune di Partinico per infiltrazioni mafiose. Nella pagine, così come riporta Michele Giuliano in un articolo del Giornale di Sicilia in edicola, viene invece espressamente indicato il soggetto ritenuto organico alla mafia che tentò in qualche modo di orientare l’elezione del presidente del consiglio comunale nel luglio del 2018, poche settimane dopo l’elezione dell’allora sindaco Maurizio De Luca.

È Antonino Primavera, da tutti conosciuto come Nino, 52 anni, condannato in via definitiva per associazione mafiosa in quanto ritenuto "uomo d’onore della famiglia mafiosa di Partinico". A lui si sarebbe rivolto il coniuge di un consigliere comunale appena eletto per segnalare il comportamento litigioso di un altro consigliere. In un'altra intercettazione, lo stesso consigliere in sostanza chiedeva l’intercessione di Primavera in un momento in cui all’interno dell’assemblea era in corso una lotta interna alla stessa maggioranza per la scelta del presidente.

Dalle indagini emerge un consistente spessore criminale del consigliere con diversi precedenti penali alle spalle, tutti tra gli anni ‘80 e i primi anni ‘90.

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