Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Corruzione nella sanità, Candela: "Taibbi mi ha preso in giro, millantava legami importanti"

Antonio Candela

"Ho sbagliato a fidarmi del mio collaboratore". Si è difeso così Antonio Candela che ieri, come riporta il Giornale di Sicilia in edicola, è stato per cinque ore davanti ai pm Giovanni Antoci e Giacomo Brandini, che coordinano, col procuratore aggiunto Sergio Demontis, l’inchiesta Sorella Sanità.

L’ex manager dell’Asp 6, arrestato il 21 maggio per corruzione e induzione a dare o promettere utilità, ha scaricato tutto o quasi su Giuseppe Taibbi. "Ho sbagliato a fidarmi del mio collaboratore ma l’ho fatto anche perché diceva di essere legato a...".

Taibbi, ha spiegato Candela, è stato capace di simulare di essere in contatto con importanti personalità nazionali, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’ex premier Paolo Gentiloni: grazie a una diavoleria elettronica fingeva di ricevere telefonate dalle "batterie" del Quirinale o di Palazzo Chigi e si diceva infiltrato di apparati dello Stato per indagare sulla sanità corrotta. Cosa che avrebbe convinto l’ex manager di essere vicino a una persona credibile. E invece era tutto il contrario.

L'articolo completo sull'edizione del Giornale di Sicilia in edicola

Digital Edition
Dal Giornale di Sicilia in edicola

Scopri di più nell’edizione digitale

Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Leggi l’edizione digitale
Edizione Digitale

Tag:

Persone:

Caricamento commenti

Commenta la notizia