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Il Festino nell'anno del coronavirus, Lorefice: "Mi rivolgo a Rosalia, guarisci Palermo"

Palermo si adegua alle norme anti-Covid e celebra Santa Rosalia, patrona della città, con un "Festino che non c'è". Nessuna sfilata del carro della Santuzza lungo il Corso Vittorio Emanuele, un solo botto esploderà al posto dei fuochi d'artificio che ogni anno concludono la processione.

Dall'interno della Cattedrale di Palermo, il vescovo Corrado Lorefice pronuncia il suo discorso davanti ad una piccola platea. Si rivolge a tutti i palermitani che seguono a distanza il Festino di quest'anno e dona subito a loro una "benedizione", per trasmettere un messaggio di liberazione e speranza.

Di fronte alle difficoltà e alle incertezze in cui ci siamo ritrovati a causa dell'emergenza sanitaria, monsignor Lorefice parla a Rosalia, la "Santa della pandemia", colei che nel 1624, con il suo intervento miracoloso e risolutivo, liberò Palermo dalla peste.

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