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Bancarotta, confermate le condanne a 4 anni per gli ex vertici di Amia Palermo

Confermate le condanne a quattro anni per bancarotta nei confronti dell’ex presidente dell’Amia, Enzo Galioto, ex senatore di Forza Italia, e dell’ex direttore generale Orazio Colimberti, mentre tre anni ciascuno li hanno avuti Paola Barbasso Gattuso e Angelo Canzoneri, ex componenti del Cda della società che si occupava dell’igiene ambientale nel capoluogo siciliano, poi fallita e sostituita dalla attuale Rap, Risorse ambiente Palermo, anch’essa oggi in grave crisi finanziaria. Lo ha deciso la prima sezione della Corte d'Appello di Palermo.

Già prosciolto per morte dalla condanna di tre anni, invece, un altro ex del consiglio di amministrazione, Franco Arcudi.Il collegio presieduto da Maria Elena Gamberini, a latere Luisa Anna Cattina e il relatore, Mario Conte, ha accolto le tesi del pg Emanuele Ravaglioli, con la modifica della decisione di primo grado solo per la riduzione dell’interdizione dai pubblici uffici, passata da 10 a 5 anni.

L’Amia fu travolta dai debiti per alcuni falsi nei bilanci del 2005 e 2006: le accuse specifiche furono trattate in un altro processo, in cui scattò la prescrizione, ma la crisi divenne irreversibile e culminò nel fallimento, dunque nella bancarotta. Galioto dell’azienda per l’igiene ambientale era stato il presidente, nel periodo in cui era pure senatore di Forza Italia.

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