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Mancate nomine ai vertici delle aziende sanitarie siciliane, la protesta di un ex dipendente

Se la prende con l'amministrazione regionale Antonio Frisina, ex dipendente amministrativo dell’ospedale Villa Sofia di Palermo, al quale non va giù che «da oltre sei mesi il Policlinico di Palermo è senza direttore generale e da 4 mesi senza direttore amministrativo».

Così domani mattina alle 10, munito di mascherina, farà la sua solitaria protesta davanti alla sede dell’assessorato regionale alla Salute, in piazza Ottavio Ziino, a Palermo, «per dire no alle politiche del governo Musumeci e sensibilizzare chi non fa parte della maggioranza a rileggere il manuale di come si fa opposizione al governo: certamente non con il criterio del 'vorrei ma non poso'».

«E senza direttore generale - aggiunge - si trovano altre aziende sanitarie siciliane, addirittura il Policlinico di Catania è commissariata da anni. Da pochi giorni si è aggiunta l'Asp di Trapani, il cui capo è stato rimosso perché coinvolto in una indagine di truffa e corruzione».

Frisina stigmatizza il «mancato ritorno alla normalità dell’ospedale Cervello di Palermo, individuato durante l'emergenza quale presidio Covid. Sempre nell’Azienda Villa Sofia-Cervello è in fase di smobilitazione, per far posto a un Polo infettivologico, l’ospedale Cto, un affare a vantaggio delle strutture private, mentre contestualmente non apre la struttura sanitaria, ex Imi, riqualificata e pronta per la sua apertura, quale centro Covid,in grado di ospitare fino a 60 pazienti».

Infine, sottolinea che il presidente della Regione Nello Musumeci «tempo fa ha firmato un protocollo d’intesa con
il presidente lombardo, Attilio Fontana, sul fronte dell’emergenza sanitaria affidando la Seus, che attualmente gestisce le ambulanze del 118, alla Regione Lombarda, con il risultato che ci sarà un ulteriore aggravio di spesa sul
bilancio regionale».

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