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Povertà, Biagio Conte si ritira in preghiera nell'entroterra siciliano

«Mi abbandono nell’entroterra siciliano alla preghiera, alla penitenza e al digiuno per essere solidale con le famiglie disagiate, con i giovani e i meno giovani, con chi non ha una casa, un lavoro, con i carcerati, con chi cade nella prostituzione, con chi non ha un riconoscimento, un documento e il giusto diritto di sentirsi un libero e comune cittadino».

Il missionario laico Biagio Conte, animatore della cittadella dei poveri di Palermo, lancia anche un messaggio ai giovani e ai meno giovani: «E' urgente e doveroso maturare nella vita un prezioso cambiamento, una vera conversione nel giusto vivere, cioè nel bene e non nel male, per camminare così in una vita nuova e non essere più schiavi dei vizi (delle dipendenze negative), ma uomini e donne liberi da ogni male e dai vizi negativi per il corpo, per la mente e per lo spirito».

E’ «doveroso» rispettare» il Buon Dio, la natura, le leggi istituzionali, il rispetto di tutti i popoli delle varie religioni e dei non credenti. Dobbiamo impegnarci ad essere cittadini onesti e giusti sia come cittadini locali, sia come cittadini di nazioni diverse, affinchè possiamo da veri uomini e donne costruire insieme un mondo migliore e più giusto, di vera pace e speranza».

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