Il giudice civile di Palermo ha rigettato la richiesta di risarcimento nei confronti dell’azienda ospedaliera Villa Sofia Cervello presentata dai genitori di un giovane paziente rimasto paralizzato dopo un intervento nel 2008. L’azienda, difesa dagli avvocati Giancarlo Pellegrino e Giuliana Sapienza, è riuscita a dimostrare che non vi è stata alcuna colpa dell’equipe medica che ha eseguito l'intervento e che la famiglia era stata preventivamente informata sulla delicatezza dell’operazione.
Il giudice della terza sezione civile del tribunale di Palermo Angela Notaro ha anche accertato, che nel contesto «del complesso quadro clinico, tali possibili rischi, intervenendo sul midollo spinale, in parte, sono stati rappresentati al paziente con il consenso informato».
«I medici dell’ospedale - afferma l’avvocato Giancarlo Pellegrino - hanno agito con scrupolo non potendo far nulla per evitare il danno al paziente. Non c'è alcun nesso di causalità tra l’intervento e i danno provocati al paziente».
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