«Mario aspetta giustizia e io non mi arrenderò mai», scrive in un commovente post su Facebook Emanuela Biondo, pubblicato a 7 anni dalla morte del fratello Mario, il cameraman palermitano ritrovato senza vita nel suo appartamento di Madrid il 30 maggio 2013. Dopo 7 anni, il caso oggi sembra in una fase di stallo. In particolare pesa una richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura generale dopo l’esito della terza autopsia effettuata sulla salma, riesumata il 5 novembre 2018, che ha confermato l'ipotesi del suicidio. Una conclusione a cui la famiglia non ha mai creduto, che sostiene - al contrario - che il giovane sia stato ucciso e che per questo si è opposta all'archiviazione. E a rallentare i tempi è subentrata anche l'emergenza Coronavirus: «A che punto siamo? Fermi come se fosse ancora fine febbraio - spiega la madre Santina Biondo -, l’emergenza Covid purtroppo ha bloccato tutto, giustizia compresa. Ci tocca aspettare che la macchina giudiziaria si rimetta in moto per darci le risposte che attendiamo». L'articolo completo di Silvia Buffa sul Giornale di Sicilia in edicola.