Un medico di 33 anni originario di Favara, in provincia di Agrigento, Carmelo Sciabica, è stato condannato a tre anni e sei mesi dal gup di Palermo Rosario Di Gioia. Per lui l’accusa è di violenza sessuale nei confronti di una collega, come lui iscritta alla scuola di specializzazione di radiologia, al Policlinico di Palermo.
L’uomo si trova agli arresti domiciliari e dovrà risarcire sia la donna che l’ordine dei medici, costituito parte civile a sostegno della vittima. L’episodio, che Riccardo Arena raccontò in esclusiva sul Giornale di Sicilia, risale alla notte tra il 4 e il 5 agosto 2019.
L’uomo, al rientro da una festa in una villa di una collega e comune amica, avrebbe aggredito la specializzanda, commettendo gravi abusi e violenze fisiche, anche se mancò il rapporto completo. La giovane donna, riaccompagnata a casa dallo stesso imputato, non accettò le scuse e successivamente rifiutò pure la proposta di risarcimento del danno.
Sciabica fu denunciato ai carabinieri e alla procura, venne arrestato e messo ai domiciliari dal gip Marcella Ferrara, sebbene per lui pm Giorgia Righi avesse chiesto il carcere. L’uomo, che era iscritto all’ultimo anno della scuola, ha ammesso i fatti e ha sostenuto che si trattò di «un momento di follia» in cui perse il controllo.
Caricamento commenti
Commenta la notizia