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Italiani bloccati in Tunisia: una nave li riporta a Palermo, dopo l'arrivo la quarantena

È arrivata al porto di Palermo, intorno a mezzogiorno, la Motonave Atlas proveniente da Tunisi con a bordo una novantina di italiani bloccati in Tunisia dopo lo scoppio dell'emergenza sanitaria per il coronavirus.

La nave era partita ieri sera da Tunisi. A darne notizia era stata data dall'Ambasciata italiana a Tunisi, che ha raccolto e gestito le richieste di rimpatrio e che "ringrazia GNV traghetti, Farnesina e tutte le Autorità statali e regionali coinvolte nell'organizzazione di questa operazione di rimpatrio".

Le operazioni di sbarco sono coordinate dal ministero della Salute e dall'Ufficio di sanità marittima aerea e di frontiera, con il supporto della Croce rossa italiana e delle forze dell'ordine.

Gli italiani al rientro dovranno attenersi al rispetto delle disposizioni in vigore, dunque a osservare l'obbligo di quarantena al loro arrivo, presso la propria abitazione o in luogo differente messo a disposizione.

Tra i passeggeri sbarcati, Adriana Sedita e la sua bambina di 4 anni. La giovane mamma originaria di Ribera, in provincia di Agrigento, ha approfittato di uno dei "traghetti speciali" organizzati dalla Farnesina per il rientro dei connazionali in difficoltà all’estero. A darne notizia la stessa Seidita con un video postato su Facebook durante la traversata da Tunisi a Palermo e successivamente all’approdo nel porto del capoluogo siciliano.

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