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Coronavirus, avvocato giustifica assalti ai supermarket: polemiche a Palermo

Istigazione a delinquere e violazione dei principi del decoro della professione. Il Consiglio di disciplina dell’Ordine degli avvocati si occuperà dei casi legati al comportamento di due iscritti, che, in piena emergenza da Covid-19, si sono avventurati in astruse teorie giuridiche sugli assalti ai supermercati e in ironia fuori luogo e facile da equivocare, per il clima che sta vivendo il Paese.

Vincenzo Sparti è pure consigliere dell’Ordine: in un video postato su Facebook - poi rimosso - ha sostanzialmente affermato che chi assalta negozi di alimentari e supermercati "per bisogno" sarebbe giustificato dallo "stato di necessità"; l’altro avvocato, Alfonso Sorge, anche per ironizzare sul collega, ha registrato un video in cui "giustifica" chi dovesse rubare la luce.

Sorge ha poi "postato" un altro video per chiarire di avere scherzato, ma questo non è bastato a fermare il deferimento disciplinare. Sparti ha suscitato le ire del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, già preoccupato dai messaggi che incitano alla violenza, circolati soprattutto su WhatsApp.

"Non si può minimamente neppure dare l’idea di giustificare questi fatti - commenta il presidente dell’Ordine forense, Giovanni Immordino - l’avvocato non si può permettere di dire cose del genere, che tra l’altro non stanno in piedi dal punto di vista giuridico". Sparti sostiene di essere stato equivocato: "Ho sollecitato - afferma - l’adozione, da parte del governo, di provvedimenti in favore degli indigenti e dei bisognosi. Lo stato di necessità esiste, bisogna rimuoverne le cause, lo stato di bisogno".

Sorge aveva "consigliato" invece agli utenti di armarsi di cacciavite per aprire i contatori dell’energia elettrica ("Tanto poi c'è lo stato di necessità, al limite la legittima difesa"): "Ma era palesemente uno scherzo", spiega lui. AGI

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