
Il tribunale del riesame di Palermo ha respinto il ricorso presentato dal consigliere comunale dimissionario Giovanni Lo Cascio, che rimane dunque agli arresti domiciliari.
Lo Cascio è indagato nell’ambito dell’inchiesta sul Comune di Palermo e sulle speculazioni edilizie portate avanti da una «cricca» (definizione data dal pentito Filippo Salvatore Bisconti) di architetti, che avrebbero cercato di pilotare i programmi costruttivi di tre ex aree industriali: due dei componenti del gruppo sono dipendenti del Comune, Giuseppe Monteleone e Mario Li Castri, un altro è un libero professionista, Fabio Seminerio. Sono anche loro ai domiciliari.
Come Lo Cascio, ex capogruppo del Pd ed ex presidente della commissione Urbanistica del Consiglio comunale, è agli arresti in casa anche l’altro consigliere Sandro Terrani, di Italia viva.
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