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Coronavirus, altri cinque casi a Palermo: positiva la moglie del carabiniere

Altri cinque casi di coronavirus a Palermo. Il bollettino sanitario si è aggravato in una domenica che ha segnato un aumento dei casi in tutta Italia. Positivi la moglie del carabiniere ricoverato al Civico sabato, anche lei militare dell'Arma e in servizio al palazzo di giustizia, risultata positiva al test e già posta in quarantena, un uomo di Terrasini arrivato sabato in Sicilia con un volo proveniente da Pisa, una palermitana giunta da Bergamo, un altro uomo residente all'Addaura, rientrato dal Norditalia, che vive solo e, dopo gli esami, è rimasto a casa, un camionista di 55 anni, che ha trascorso diverse ore al triage dell'ospedale Cervello allestito in una tenda in attesa che si liberasse un posto a malattie infettive in cui essere ricoverato. L'uomo è stato sottoposto anche a una Tac ed è stato poi necessario sanificare gli ambienti e i reparti dai quali era passato.

«È assolutamente normale che tutti i reparti di malattie infettive della Sicilia rappresentino un’unica rete a disposizione dei ricoveri di tutta la regione».  Lo dice l’assessore alla Sanità Ruggero Razza. «Quindi è del tutto normale che un paziente possa essere ricoverato in ogni reparto dell’Isola, esattamente come sta avvenendo in ogni parte d’Italia. - aggiunge - Peraltro è in
corso a Palermo, all’Ospedale Civico, un vertice con tutti i manager della provincia finalizzato a individuare aree riservate al ricovero di casi di Coronavirus».

«Il nostro sistema in questo momento va adeguatamente accompagnato e seguito. Le polemiche non servono a nulla- conclude - In queste ore l’esponente del governo regionale si sta valutando l’adozione di ulteriori provvedimenti».

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