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Coronavirus, a Palermo quattro magistrati in quarantena volontaria

Tribunale di Palermo

Una era stata in viaggio in Giappone e si era messa da sola in quarantena volontaria: altre due magistrate sono originarie del Veneto, proprio della provincia di Padova, una è del Lodigiano ed erano state tutte e tre da poco nei rispettivi luoghi di residenza. A titolo precauzionale, ma senza troppe esitazioni, il procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, ha ottenuto che anche le tre sostitute seguissero l’esempio della loro collega più anziana, rimanendo a casa.

Decisione assunta per prima dalla magistrata che, essendo stata in un luogo ritenuto a rischio come il Giappone (a causa della vicenda della Diamond Princess), manca dall’ufficio già da una decina di giorni. La quarantena in cui si sono messe le tre pm rientra fra l’altro nelle misure preventive disposte a fine febbraio dalla presidenza della Corte d’appello di Palermo, con l’adesione dei capi di tutti gli uffici giudiziari del capoluogo siciliano: chiunque sia stato in luoghi in cui si sono registrati i principali focolai del Paese o all’estero, in Paesi a rischio, devono dichiararlo e valutare con i propri superiori il da farsi. In Procura ci sono anche impiegati isolati a casa, perchè pure loro di ritorno da zone considerate pericolose per il possibile contagio.

A Palermo si sono registrati finora quattro casi, nessuno dei quali «autoctoni» ma tutti riguardanti turisti bergamaschi in vacanza.

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