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La mafia e il business del pescespada a Palermo: al boss un euro per ogni chilo

La tangente che il boss dell’Arenella, Gaetano Scotto, avrebbe preteso era di un euro su ogni chilo di pesce spada. È quanto sostiene la Procura che aggiunge come Scotto avrebbe anche investito nell’acquisto di un’imbarcazione con Bernardo Guercio, costringendo il titolare di una cooperativa a consegnargli tutto il pescato e poi, in accordo con Gaetano Manzella, titolare di uno stand al mercato ittico, organizzando anche la vendita in nero.

Nell’operazione "White Shark", come riporta Sandra Figliuolo in un articolo del Giornale di Sicilia in edicola, non sono emersi interessi per la droga ma per lo smercio del pesce. Agli indagati, infatti, viene contestata anche la concorrenza sleale, aggravata dall’uso del metodo mafioso.

Sono tante le intercettazioni tra Scotto, Manzella e altri personaggi che svelano gli interessi della mafia, come si può leggere nell'articolo del Giornale di Sicilia in edicola

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